silviamaffonidietologa©

Silvia Maffoni dietologa

Disturbi alimentari

Sono patologie complesse caratterizzate da un'alterazione del comportamento alimentare che spesso si ripercuote sulla salute fisica e sulla vita sociale. Spesso si accompagnano ad altri disturbi e difficoltà come bassa autostima, ansia o disturbi dell'umore.  I più conosciuti sono stati ampiamente definiti, e tra questi ritroviamo:

- Anoressia Nervosa, caratterizzata da restrizione alimentare con raggiungimento di un peso corporeo che compromette il normale funzionamento dell'organismo.

- Bulimia Nervosa, caratterizzata da consumo di cibo oltre la sensazione di normale sazietà successivamente eliminato tramite metodi di compenso quali il vomito autoindotto o l'iperattività fisica

- Binge Eating Disorder, caratterizzato dalla presenza di abbuffate di cibo impossibili da controllare, spesso in solitudine e seguite da grande senso di colpa.

Altri disturbi

Il disturbo alimentare si può presentare con la tendenza a selezionare solo specifici alimenti considerati "sani", la difficoltà ad affrontare eventi sociali che prevedano il consumo di cibo in compagnia, soprattutto se non programmato con anticipo.

Esistono poi situazioni in cui la restrizione assume la forma di una "dieta" controllata e molto scarsa nella prima parte della giornata che poi sfocia in abbuffate alla sera, con la promessa che il giorno dopo si riprenderà di nuovo la dieta.

I disturbi alimentari non si vedono dall'esterno, molto spesso sono nascosti in persone con una vita sociale apparentemente normale, e sono questi i casi in cui la diagnosi tardiva può portare ad una cronicizzazione.

Non tutti i disturbi alimentari sono così facilmente definibili o riconoscibili; esistono situazioni infatti in cui la patologia assume forme diverse o si evolve passando da una forma all'altra.

Trattamento

La terapia dei disturbi alimentari è sempre multidisciplinare e per questo prevede l'attivazione di una rete di professionisti che si occupino sia della parte medico-nutrizionale che della parte psicologica e/o psichiatrica. Il percorso può essere ambulatoriale oppure, nei casi più gravi, possono essere necessari percorsi residenziali o ricoveri ospedalieri.

Il tipo di percorso necessario è stabilito durante la prima visita; in caso di presa in carico ambulatoriale vengono sempre attivate collaborazioni con altre professioniste funzionali a costruire un percorso specifico e personalizzato, secondo un modello di cura in équipe in cui le professioniste si confrontano al fine di ottenere il benessere psico-fisico della paziente.

silviamaffonidietologa©